C'erano una cinese, un'italiana e una rumena nella casa d'appuntamenti gestita da una cittadina cinese regolare, di 34 anni, a Torino. Continua, dunque, il processo di apertura dello sfruttamento della prostituzione cinese ad altre nazionalità.
La maitresse era in possesso di altri mazzi di chiavi che non corrispondevano all'appartamento, ma non ha voluto collaborare con la polizia giudiziaria.
Fonte: La Stampa
La maitresse era in possesso di altri mazzi di chiavi che non corrispondevano all'appartamento, ma non ha voluto collaborare con la polizia giudiziaria.
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