Si è tenuto il 23 e il 24 novembre a Padova il Convegno "Medicina e sanità a confronto con la multiculturalità", organizzato dalla Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri e dall'Ordine dei Medici di Padova. Al termine dell'incontro è stato stilato un documento, nel quale si riconosce che “la realizzazione del diritto alla cura in una società plurietnica passa attraverso il riconoscimento e il pieno rispetto dei valori e delle identità culturali”.
Il MANIFESTO DI PADOVA, che basa le sue dichiarazioni sull’art.3 del Codice di deontologia medica (“dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza, nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità….”), prende l’avvio – come ha dichiarato Maurizio Benato, vicepresidente FNOMCEO e promotore del Convegno – dalla considerazione che FNOMCEO considera “il multiculturalismo e la molteplicità etnica uno stimolo e una sfida che i medici debbono affrontare nello spirito etico della tradizione ippocratica e nel rispetto dei valori di uguaglianza e universalità della nostra Costituzione”.
Il MANIFESTO DI PADOVA, che basa le sue dichiarazioni sull’art.3 del Codice di deontologia medica (“dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza, nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità….”), prende l’avvio – come ha dichiarato Maurizio Benato, vicepresidente FNOMCEO e promotore del Convegno – dalla considerazione che FNOMCEO considera “il multiculturalismo e la molteplicità etnica uno stimolo e una sfida che i medici debbono affrontare nello spirito etico della tradizione ippocratica e nel rispetto dei valori di uguaglianza e universalità della nostra Costituzione”.
All’interno del MANIFESTO DI PADOVA vengono adottati dalla professione medica, una serie di principi, orientati a ridefinire i concetto di Diritto alla cura (in quanto “dovere del medico è il riconoscimento della diversità delle specificità culturali di ciascun paziente adattando ogni singolo intervento sanitario ai peculiari bisogni, culturalmente connotati, privilegiando il dialogo per conciliare la libertà comune e l’appartenenza individuale”), di Medicina e modelli culturali, di Alleanza nei percorsi sanitari, approfondendo inoltre l’Attenzione di genere e il divieto di praticare mutilazioni sessuali femminili (“e a tal fine il medico si adopera per contrastare qualsivoglia condizione di subalternità della donna in grado di generare una limitazione al suo diritto alla salute”) e contribuendo ad un nuovo atteggiamento nei confronti della Formazione del medico, improntata al superamento di concezioni dogmatiche e riduttive in medicina.
Il MANIFESTO DI PADOVA – che è frutto dell’elaborazione unitaria da parte del Consiglio nazionale FNOMCEO - verrà nelle prossime settimane presentato alle più alte cariche istituzionali del nostro Paese, alle rappresentanze politiche, professionali ed associative per una sua più ampia condivisione, affinché si diffonda in modo efficace ed autorevole una cultura della molteplicità etnica anche nel nostro Paese.
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