mercoledì 9 gennaio 2008

Prostituta cinese accusata di violenza sessuale

Desta stupore l'accusa rivolta dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio (VA) alla cittadina cinese che si prostituiva in un appartamento di Gallarate. I carabinieri avevano intercettato la 45enne attraverso un annuncio pubblicato su un quotidiano locale. Al cospetto della donna si è presentato un maresciallo, il quale, dopo aver mostrato il tesserino di riconoscimento è stato invitato ad una prestazione gratuita e palpeggiato. La situazione si è ripetuta - secondo le fonti giornalistiche - anche davanti ad altri due colleghi, sopraggiunti in un secondo momento.
La donna è senza documenti d'identità nè permesso di soggiorno, condizioni che ne potrebbero attestare lo sfruttamento e, dunque, la fragilità.

Fonte: VareseNews



1 commento:

Anonimo ha detto...

mi chiedo avete mai indagato a fondo sul "problema" della prostituzione cinese.

Piuttosto che pubblicare notizie ANSA la cui fonte è la sala stampa delle varie questure.

La donna è senza documenti d'identità nè permesso di soggiorno, condizioni che ne potrebbero attestare lo sfruttamento e, dunque, la fragilità.

dubito che la signora sia fragile e sfruttata, ha 46 anni!!!

60 al capo e 40 a lei a meno che non sia una liber aprof.

2 anni di "lavoro" e casa in Cina, studi pagati ai figli, apertura attività commerciali.
il probl. sono i soldi che vanno all'estero.