lunedì 7 gennaio 2008

Campagna per il vaccino contro l'HPV

Le Regioni sono in attesa del trasferimento dei fondi previsti dalla Finanziaria (30 milioni di euro per il 2008, che si agguingono ai 40 del 2007) per avviare le campagne a favore del vaccino per il papilloma virus umano (Human Papilloma Virus), responsabile del tumore al collo dell'utero.
Valle d'Aosta e Basilicata hanno già avviato la campagna, avvalendosi di fondi propri. Per ora le destinatarie sono le bambine al di sotto dei 12 anni perchè il vaccino è massimamente efficace negli individui che non hanno avuto rapporti sessuali. Sarà possibile vaccinarsi anche in età successive, al fine di aumentare la protezione della popolazione contro il carcinoma. La durata dell'efficacia del vaccino è stata valutata intorno ai 5-6 anni.
Finora sono stati immessi nel mercato due tipi di vaccino: il primo, Cervarix, prodotto da GlaxoSmithCline, inibisce due ceppi di papilloma, il 16 e il 17, responsabili nel 70% dei casi del tumore; il secondo, Gardasil, prodotto da Merck, include anche una protezione contro i condilomi. E' probabile che le case farmaceutiche avviino ricerche con lo scopo di individuare vaccini per altri ceppi di papilloma e conquistare fette maggiori di mercato.
Contro il tumore alla cervice, comunque, il pap test risulta sempre il migliore strumento, poichè individua tutti i ceppi del virus.
Questioni spinose si pongono a proposito della riluttanza da parte di certi espontenti cattolici (in particolare il Centro di Bioetica dell'Università Cattolica di Roma), secondo i quali il vaccino favorirebbe la promiscuità sessuale. Inoltre, poichè non si tratta di una vaccinazione obbligatoria, come risolvere le divergenze di volontà tra i genitori e i figli minorenni?

Fonti: Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, Corriere della Sera


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