In base ai dati froniti dall'Osservatorio sulla prostituzione, il numero delle vittime di nazionalità cinese dei reati previsti dall'art. 3 della legge Merlin (sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione) ha subito un andamento iperbolico. Mentre nel 2004 non è stata registrata alcuna vittima (probabilmente a causa della scarsa conoscenza del fenomeno da parte delle forze dell'ordine), nel 2005 ve ne sono state circa 40, nel 2006 circa 37 e nel 2007 (fino al mese di settembre) solo una decina.
Sarà interessante continuare ad osservare il fenomeno e capire se la diminuzione delle vittime di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sia determinata da un aumento delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale (reato recentemente previsto e ancora di complessa applicazione), oppure se a dettarla siano i caratteri maggiormente costrittivi e le tecniche di camuffamento più raffinate delle nuove organizzazioni criminali.
Si segnala, inoltre, che nel 4° anno di realizzazione del progetto "Ritorno volontario assistito e reintegrazione nel Paese di origine delle vittime di tratta", previsto dall'art. 18 del TU sull'immigrazione relativo al percorso di protezione sociale, è stata rimpatriata volontariamente la prima vittima di tratta di nazionalità cinese.
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