sabato 27 ottobre 2007

Progetto di accompagnamento alla maternità per donne cinesi

L'Azienda sanitaria di Reggio Emilia ospita dal 1998 il Centro per la salute della famiglia straniera. Come è già successo in altri centri sanitari, la presenza di una mediatrice cinese ha notevolmente aumentato la fruizione del servizio da parte di questa etnia.
A partire dal 2004 è stato avviato un progetto di accompagnamento alla maternità per donne cinesi. Le motivazioni che hanno guidato tale percorso sono state:
  • pemettere a donne che vivono in stato di solitudine di incontrarsi;
  • fare in modo che gli operatori conoscano le caratteristiche della cultura cinese;
  • dare rilevanza alle esigue donne cinesi in gravidanza.
Per una formulazione quanto più aderente alle sue esigenze, la comunità cinese è stata coinvolta in un incontro preparatorio.
Il progetto si articola ogni anno in tre corsi di circa otto incontri in cui sono presenti con un'ostetrica (per comprendere la fisiologia della gravidanza), una psicologa (per chiarire le componenti emotive di gravidanza e maternità) e una mediatrice culturale (per un'efficace comunicazione).
Gli obiettivi sono stati:
  • creare senso di appartenenza al gruppo;
  • favorire la famigliarità coi termini tecnici italiani del parto;
  • illlustrare dettagliatamente le tappe del travaglio.
E' stata riscontrata la difficoltà relativa al coordinamento di diversi tempi di gravidanza, fcilmente superata con l'inversione della scaletta degli argomenti. Un problema irrisolto, invece, è stata la partecipazione esclusiva di donne autonome o casalinghe (l'intenso ritmo lavorativo ha impedito in molti casi di essere coinvolti) .
Nelle donne cinesi è stata riscontrata l'esigenza di chiarire gli aspetti amministrativo-burocratici della nascita e la netta sensazione di mancanza della rete famigliare di origine (fattore che è stato attenuato attraverso la comunicazione di gruppo). Inoltre gli operatori hanno rilevato l'importanza che nella cultura cinese ha il cibo nella cura del corpo e, parallelamente, la difficoltà che gli immigrati hanno nel reperirlo in Italia.
Il corso di accompagnamento alla maternità ha puntato anche a favorire l'allattamento, anche solo per un breve periodo (a causa del lavoro, le madri cinesi affidano subito i neonati alla famiglia nel paese d'origine fino all'età scolare), al fine di innalzare e condensare la qualità del rapporto col proprio bambino prima del distacco.
In conclusione, il progetto acquisisce una particolare importanza per la possibilità di rielaborare, in compagnia con altre madri cinesi, la propria identità, a fronte di una solitudine indotta dall'incapacità del mondo esterno di comprendere comportamenti, gestualità e parole. Dunque la nascita di un figlio può rappresentare un'integrazione non solo verso l'interno della comunità, ma anche verso l'esterno.

Fonte: Animazione Sociale, agosto/settembre 2007

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