Risale ormai a un paio di settimane fa la notizia della scoperta di un ambulatorio cinese nella Chinatown milanese. Oltre ad una sala d'aspetto e ad una adibuita alle visite mediche, l'esercizio forniva anche medicinali cinesi, tra cui pasticche contraffatte di viagra. Il locale risultava facilmente accessibile dall'esterno in quanto si trattava, agli occhi dei passanti, di un'erboristeria.
La diffusione delle cliniche clandestine pone con forza la questione dell'adattamento del servizio sanitario nazionale alle esigenze della comunità cinese, sia in termini di comunicazione linguistico-culturale, sia in termini prettamente medici.
Fonte: il Giornale
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