giovedì 25 ottobre 2007

Gang cinesi

Le gang cinesi si dedicano soprattutto all'estorsione ("in Cina se una persona viene offesa, anche verbalmente, può chiedere un risarcimento in denaro. Un escamotage che i ragazzi di Wencheng hanno trasformato in sistema: entrano in un locale, provocano e aspettano di essere insolentiti, per poi passare all'incasso"), al traffico di droga (in particolare ecstasy e ken, un derivato della chetamina, che pure consumano e diffondono attraverso il circuito della prostituzione, predisponendo 'pacchetti' di sesso e droga) e allo sfruttamento sessuale di giovani connazionali (tendenza appena emersa).
Si tratta, in particolare, di due gruppi, gli Yuhu e gli Daxue. Negli ultimi tempi, tuttavia, la distinzione tra le due gang si sta facendo complessa: "gli aggregamenti non durano molto. Si sciolgono e nascono nuove bande, anche piccole, che cercano di trovare il proprio spazio e poi di crescere. Il livello di conflittualità è salito". Le forze dell'ordine hanno individuato, in totale, circa 50 membri che agiscono in tutto il Nord Italia. I componenti hanno tra i 14 e i 20 anni, sono di recente immigrazione, provengono dagli omonimi distretti della provincia di Wencheng, nello Zhejiang meridionale. Ciò che li muove è l'arricchimento, poiché l'opulenza occidentale rappresenta per loro un modello.
Le gang cinesi si contraddistinguono per la violenza con cui conducono i loro crimini: sono frequenti gli omicidi e per la prima volta nel panorama della prostituzione cinese compaiono forme di grave sfruttamento.

Fonti: Panorama, La Repubblica

Nessun commento: