Inizialmente le indagini della polizia, condotte a partire dagli annunci sui giornali locali, hanno portato ad una centralinista. Li Dong, di 44 anni, gestiva una ventina di clienti al giorno, senza prostituirsi; è stata accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le ragazze impiegate in questa e altre case sono risultate irregolari, di età compresa tra i 20 e i 30 anni e tutte consenzienti; spesso venivano da fuori città e cambiate almeno una volta a settimana per garantire offerta sempre nuova.
Per la grande velocità di sostituzione delle prostitute la polizia ha pensato ad una unica mente che riesce a mettere in rotazione la “manodopera”. Gli elementi a disposizione portano a Prato, che già l’anno scorso era stata sede di una organizzazione criminale che a Pescara lavorava nello stesso modo. Le indagini, ad ogni modo, si stanno rivelando assai difficili per la omertà delle donne cinesi, tanto più forte quanto più consensienti. Le autorità ivestigative possiedono elementi che attestano che un consistente flusso di denaro finisca direttamente in Cina.
Fonte: PrimaDaNoi.it
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