I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba, agli ordini del Maresciallo Aiutante Agostino Sanna, hanno sottoposto a sequestro penale, nel corso della notte, una “casa d’appuntamento” ubicata nel centro cittadino nella quale veniva fatta prostituire una giovane clandestina di nazionalità cinese da un suo connazionale.I militari, a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini residenti nella zona secondo i quali vi era un notevole via vai di persone da un appartamento mansardato ubicato all’ultimo piano di uno stabile signorile, hanno eseguito una serie di servizi di appostamento per scoprire cosa accadesse realmente in quell’alloggio. Durante i servizi è stato effettivamente notato un andirivieni di uomini e, sin da subito, si è intuito trattarsi di una “casa d’appuntamento”.Questa notte l’intervento dei Carabinieri: in casa in quel momento vi era la prostituta con un cliente (un imprenditore della provincia di Asti che aveva pagato 100,00 € per le prestazioni sessuali), oltre a tutto l’occorrente per l’esercizio della prostituzione (profilattici, coadiuvanti sessuali, abbigliamento sexy, videocassette porno, etc.).La giovane prostituta cinese, risultata essere irregolare in quanto sprovvista del permesso di soggiorno è stata accompagnata in caserma, denunciata per il reato di violazione della legge sull’immigrazione e per lei sono già state avviate le procedure di espulsione dal territorio italiano. Ma le indagini, condotte dai militari, hanno anche consentito di identificate il “protettore” della donna, un 43 cinese abitante a Torino che è stato denunciato per i reati di sfruttamento della prostituzione, esercizio di casa di prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.L’immobile è stato quindi sottoposto a sequestro e sono stati apposti i sigilli, ma le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Alba – sono ancora in corso per accertare l’esatta portata del “giro d’affari” (sembra di circa 800,00 € al giorno), identificare altre prostitute cinesi che utilizzavano l’appartamento ed eventuali atri loro sfruttatori.Non è la prima “casa d’appuntamento” sequestrata in città dai Carabinieri di Alba, lo scorso anno infatti i militari per gli stessi reati ne hanno sequestrato altre 12, arrestando anche alcune persone per sfruttamento della prostituzione e denunciandone altre.
Fonte: Grandain.com
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