lunedì 21 aprile 2008

Caserta: italiano coinvolto in giro di prostituzione cinese

La squadra mobile di Caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, e della squadra mobile di Messina ha tratto in arresto Di Brigida Alessandro di anni 44 originario della provincia di Benevento, ma da tempo residente in Caserta.
L’uomo era colpito da ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal gip presso il tribunale di Messina, in quanto coinvolto in una complessa indagine sullo sfruttamento della prostituzione di giovanissime cittadine cinesi scaturita a seguito dell’arresto operato nel novembre del decorso anno allorquando personale della mobile di caserta faceva irruzione in un appartamento sito alla via Papa di S.Leucio (CE) ove, a seguito di una serie di servizi di appostamento, era stata individuata una casa di appuntamento.
Da alcuni giorni, gli agenti avevano osservato un insolito andirivieni di clienti, tra i quali professionisti provenienti da Caserta e provincia e addirittura da Napoli, attirati forse dal fatto che a prostituirsi erano due giovani e bellissime cinesi di anni 28. Di volta in volta, all’uscita dall’abitazione i clienti avevano l’amara sorpresa di venire bloccati dalla polizia. Tutti, una volta, accompagnati negli uffici della squadra mobile riferivano di aver letto un’iserzione su un noto quotidiano locale che riportava la scritta “A.A.A.A. S.Leucio vicino Caserta orientale massaggi tutti i giorni” seguiva il numero di cellulare da contattare e al quale ci si poteva rivolgere durante il tragitto per avere informazioni circa la strada da seguire per raggiungere la casa.
L’appartamento risultato di proprietà dei coniugi Di Brigida-Boccia di anni 43, veniva sottoposto a sequestro. All’interno dello stesso venivano rinvenuti alcuni profilattici, un giornale cinese, una confezione di vasellina, fazzolettini ed alimenti di nazionalità cinese. I coniugi, che abitano al piano sottostante all’appartamento adibito a casa di appuntamento e che nessuna comunicazione avevano fatto alla polizia in ordine alla presenza delle due cinesi nell’abitazione, venivano tratti in arresto per favoreggiamento della prostituzione ed ammessi agli arresti domiciliari.
Il procedimento penale da cui scaturisce l’odierno provvedimento restrittivo del tribunale di Messina vede coinvolti il predetto Di Brigida e 4 cinesi, 3 uomini ed una donna, a vario titolo in una vera e propria associazione finalizzata allo struttamento della prostituzione. Nei confronti del Di Brigida, messo agli arresti domiciliari, la sola accusa di aver agevolato l’attività di meretricio locando la propria abitazione.


Fonte: Casera24ore.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good