
Una simile sorte è toccata alle due cinesi, di 54 e 35 anni, accusate di favoreggiamento e induzione alla prostituzione per aver gestito delle case di appuntamento nella periferia dell'Aquila nelle quali giovani connazionali venivano segregate nelle abitazioni. Le due donne provvedevano di tanto in tanto a fare spesa e a gettare l'immondizia. Le cinesi erano sempre controllate con un telefonino cellulare attraverso il quale le due donne che gestivano la prostituzione riuscivano a controllare gli incassi.
Fonte: RomagnaOggi.it e Il Centro
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