L'attività investigativa ha consentito di individuare quello che attualmente era il gruppo incontrastato nell'ambito della comunità cinese cittadina, i cui componenti avevano costituito un'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, alla commissione di estorsioni ai danni di imprenditori loro connazionali, allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto durante feste organizzate in discoteche e al favoreggiamento della permanenza di clandestini sul territorio nazionale.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati, tra l'altro, due appartamenti nella disponibilità dell'associazione, utilizzati per far prostituire giovani donne, un bar ritenuto il luogo dove il gruppo si ritrovava stabilmente per pianificare la attività dell'associazione e due autovetture. A quanto emerso dalle indagini, il gruppo faceva capo a un cinese che si avvaleva di fiancheggiatori per commettere le estorsioni e per favorire l'associazione sfruttavano anche il forte vincolo di solidarietà detto 'Guanxi', radicato nella cultura cinese come la parola magica che può 'aprire a un cinese qualunque porta', e quindi anche far ottenere indebitamente somme di denaro.
Fonte: Il Resto del Carlino
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