giovedì 9 ottobre 2008

Aumentano le nigeriane

Boom di sbarchi al femminile (oltre 2.400 nel 2008 contro i 650 dello stesso periodo del 2007) sulle coste italiane. E, tra le immigrate irregolari, primeggiano le nigeriane (1.128 fino al 15 settembre, erano 166 nel 2007). Un dato che fa scattare l'allarme tratta. È quanto segnala l'Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, che, per il secondo anno consecutivo, e' tra i patrocinatori di "O'Scia'", l'evento organizzato da Claudio Baglioni dal 24 al 27 settembre nelle isole di Lampedusa e Linosa proprio per sensibilizzare sui temi dell'immigrazione.

"Il numero di ragazze nigeriane giunte sull'isola nel 2008 e' aumentato in modo esponenziale", spiega Peter Schatzer, capo missione dell'Oim di Roma. In generele, spiega, l'Oim ha "registrato una forte, e allarmante, crescita di presenza femminile". Oltre 2400 donne sbarcate nel 2008, contro le circa 650 arrivate l'anno scorso. Ma "il dato particolarmente evidente riguarda le donne spesso giovani provenienti dalla Nigeria: fino al 15 settembre di quest'anno ne sono arrivate 1.128, contro le sole 166 del 2007. Si tratta di numeri troppo alti per essere casuali- afferma Schatzer- temiamo, infatti, sulla base delle interviste effettuate dai nostri operatori al centro, che un tale flusso nasconda un vasto fenomeno di tratta di esseri umani". Per questo l'Oim ha "attirato l'attenzione della magistratura" sul fenomeno. "Ci auguriamo- conclude il capo missione- che in un contesto cosi' drammatico e complesso, "O'Scia'" riesca, con la sua opera di sensibilizzazione, ad attirare ancora una volta l'attenzione dell'opinione pubblica".

Fonte: Redattore Sociale

Queste notizie combaciano con quello che si riscontra lungo le strade dell'hinterland milanese. Nelle ultime settimane, subito dopo l'estate, si è verificato un aumento delle ragazze nigeriane, spesso molto giovani, lungo la Paullese e la Rivoltana. I luoghi della prostituzione sono sempre gli stessi, non ci sono nuove "colonizzazioni"; questo fa pensare che i circuiti criminali siano sempre gli stessi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

PROSTITUTA MORTA MENTRE FUGGE DA POLIZIA: EPISODIO ESEMPLARE DELLA FEROCE CULTURA PROIBIZIONISTA

Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale Certi Diritti

e Monica Rosellini, Comitato per i diritti civili delle prostitute:


"Ben pochi hanno oggi da dire qualcosa sulla morte a Bari di una prostituta nigeriana di 20 anni che, per paura di un lampeggiante di una volante della polizia, mentre fuggiva, è stata investita da un'autovettura. Questo è uno dei risultati della "pulizia" in atto, dell'operazione 'strade pulite', della vera e propria paura scatenata contro persone deboli che necessitano semmai di informazione, sostegno e, molto spesso, tutela dallo sfruttamento. Questa vicenda non finirà neanche nelle statistiche che la nostra mediocre classe politica di Governo userà per affermare sempre più la sua demagogia contro le prostitute".

Retata di Polizia finisce con la morte di una ragazza nigeriana

James Loveth, la ragazza nigeriana di 24 anni era arrivata in Italia da
soli 4 mesi, ed è stata uccisa venerdì scorso a Bari dallo Stato di Polizia.

Le retate/blitz fatte dalla polizia contro le prostitute, hanno portato l'altra sera ad inseguire per cercare di arrestare un gruppo di prostitute, Loveth alla vista delle macchine della polizia è scappata sulla tangenziale con le sue 2 compagne, ed è stata investita da un'altra macchina.

La "sicurezza" dei cittadini vale per questo sistema da "moderno medioevo" l'assassinio delle prostitute, immigrate.
Siamo alle ronde da Ku-Klux-Klan, fatte direttamente dallo Stato, con scene di "caccia"; così, grazie alle linee del governo Berlusconi, si "ripulisce il paese" dalle prostitute e dalle clandestine.
E' stato messo nel registro degli indagati l'investitore, che si è trovato improvvisamente di fronte Loveth, ma nessun magistrato finora ha messo
sotto inchiesta i poliziotti che inseguivano la ragazza.
Quanto accaduto venerdì non è affatto un caso. Anche il giorno dopo,
sabato, vi è stato un nuovo blitz a Bari, con inseguimenti da parte di macchine di carabinieri contro prostitute immigrate, costringendole a scappare su strade provinciali ad alto traffico.

Le prostitute vengono trattate come degli animali da cacciare, da rinchiudere. neanche poche settimane fa a Parma, come in una sorta di Abu Ghraib in piccolo, la polizia municipale aveva rinchiuso in carcere come un animale una prostituta nigeriana, lasciandola sul pavimento della cella mezza nuda.