Si chiama Qiujie Yang, alias Anna, la 48enne arrestata per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a Messina. Gestiva l'intero provento di un'organizzazione criminale che conta sedici indagati, molti dei quali residenti a Milano. Tra questi, anche 5 italiani, di cui uno sposato con Quijie Yang; la mansione a cui egli era destinato, insieme ad un suo connazionale, era quella di mediare per l'affitto degli appartamenti. Non sono mancati - è bene ricordarlo - i casi in cui l'organizzazione si è servita di documenti falsi al fine della stipula dei contratti di affitto. Gli affiliati sono individui maturi, poichè l'età media degli indagati si aggira intorno ai 45 anni, con l'eccezione per i due italiani, di 75 e 70 anni.
Gli appartamenti erano dislocati in svariate città italiane, quali Messina, Ferrara, Bergamo, Caserta, Cremona, Gorizia, Varese, Udine, Sassari, Genova, Treviso. Si riscontra anche in questo caso un intenso turn over di ragazze all'interno degli appartamenti. I prezzi, relativamente bassi, variavano tra i 50 e i 150 euro.
Infine, di particolare interesse è il carisma che Anna sembra eserciti sulle ragazze indotte alla prostituzione, le quali, pur sollecitate dalla stessa a collaborare con la polizia giudiziaria, hanno preferito non denunciare i propri sfruttatori.
Fonti: L'eco di Bergamo, Alice, Caserta Sette
Gli appartamenti erano dislocati in svariate città italiane, quali Messina, Ferrara, Bergamo, Caserta, Cremona, Gorizia, Varese, Udine, Sassari, Genova, Treviso. Si riscontra anche in questo caso un intenso turn over di ragazze all'interno degli appartamenti. I prezzi, relativamente bassi, variavano tra i 50 e i 150 euro.
Infine, di particolare interesse è il carisma che Anna sembra eserciti sulle ragazze indotte alla prostituzione, le quali, pur sollecitate dalla stessa a collaborare con la polizia giudiziaria, hanno preferito non denunciare i propri sfruttatori.
Fonti: L'eco di Bergamo, Alice, Caserta Sette
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