lunedì 9 giugno 2008

Genova: le cinesi arrivano nei quartieri ricchi

Ma c'è veramente da scandalizzarsi?



Una donna cinese, con la cittadinanza italiana, esercita il meretricio in un palazzo signorile di Albaro, un quartiere chic di Genova e il suo vicino di casa appende un lenzuolo con scritto "Albaro, uomini, vergognatevi". I carabinieri, chiamati in causa, riescono a denunciare la donna solo per il furto del lenzuolo - che viene presto riappeso.

La reazione dei cittadini è preoccupata, perchè per loro prostituzione vuol dire degrado, pericolo e la distanza verso lo spaccio di droga e di armi diventa minima. Ma la donna esercita la prostituzione in modo autonomo e non c'è ragione per pensare che il circuito criminale si estenda. Tutt'al più è comprensibile il fastidio provocato dal via vai dei clienti, che d'altronde è come in uno studio dentistico, per esempio. Allora se proprio vogliamo preservare il prestigio di alcuni quartieri facciamo in modo di registrare le attività delle prostitute come libere professioni e in alcuni palazzi, come sono vietati gli studi medici, saranno vietati anche gli appartamenti a luci rosse.

Fonte: Il Secolo XIX

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