Ma c'è veramente da scandalizzarsi?

Una donna cinese, con la cittadinanza italiana, esercita il meretricio in un palazzo signorile di Albaro, un quartiere chic di Genova e il suo vicino di casa appende un lenzuolo con scritto "Albaro, uomini, vergognatevi". I carabinieri, chiamati in causa, riescono a denunciare la donna solo per il furto del lenzuolo - che viene presto riappeso.
La reazione dei cittadini è preoccupata, perchè per loro prostituzione vuol dire degrado, pericolo e la distanza verso lo spaccio di droga e di armi diventa minima. Ma la donna esercita la prostituzione in modo autonomo e non c'è ragione per pensare che il circuito criminale si estenda. Tutt'al più è comprensibile il fastidio provocato dal via vai dei clienti, che d'altronde è come in uno studio dentistico, per esempio. Allora se proprio vogliamo preservare il prestigio di alcuni quartieri facciamo in modo di registrare le attività delle prostitute come libere professioni e in alcuni palazzi, come sono vietati gli studi medici, saranno vietati anche gli appartamenti a luci rosse.
Fonte: Il Secolo XIX
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