giovedì 6 novembre 2008

Questione di pubblica decenza

Anche il Comune di Milano ha emesso un'ordinanza che mette al bando la prostituzione in strada. Ne riporto il contenuto qui di seguito:

IL SINDACO

RILEVATO
  • che all’ampia diffusione della prostituzione su strada conseguono situazioni di disturbo della quiete pubblica, di offesa alla pubblica decenza, frequentemente spinta all’oscenità, di degrado igienico e urbano, che compromettono le condizioni di normale vivibilità dei luoghi interessati e provocano, a danno dei residenti, esasperate e continue tensioni;

VERIFICATO
  • che il fenomeno della prostituzione su strada rappresenta un messaggio pubblico diseducativo perché offre un’immagine alterata delle relazioni personali e di annullamento della dignità e libertà dell’essere umano, che ingenera nella collettività un senso di disagio e scadimento dei valori sociali;
  • spesso, le prestazioni sessuali vengono poste in essere trascurando le più elementari norme igieniche e di precauzione, costituendo potenziale rischio per il diffondersi di malattie infettive con grave pericolo per l’integrità fisica delle persone coinvolte e, più in generale, per la salute pubblica;
  • la prostituzione su strada comporta anche un’illecita occupazione del suolo o del demanio pubblico, sottraendolo di fatto al normale utilizzo da parte di altri cittadini;

CONSTATATO
  • che la presenza di soggetti dediti alla prostituzione su strada costituisce indubbia curiosità e richiamo per coloro che intendono usufruire di tali prestazioni ed è la causa che li induce a fermarsi ed intrattenersi, creando situazioni di ostacolo ed intralcio alla libera circolazione degli altri;
  • i soggetti che si apprestano ad usufruire delle prestazioni delle esercenti attività di meretricio su strada sono, spesso, indotti ad un’imprudente condotta di guida, costituita da arresti improvvisi, manovre repentine e/o fermate prolungate che genera situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica e per la sicurezza urbana;
RITENUTO
  • indispensabile, quindi, adottare provvedimenti per prevenire e contrastare l’ampio fenomeno della prostituzione su strada e del grave pregiudizio alla pubblica decenza, al fine di garantire una maggiore sicurezza alla viabilità ed il libero utilizzo degli spazi pubblici;
  • necessario monitorare tali condotte, che spesso interessano anche minori, per intervenire, ove necessario, con idonee misure sociali per contrastare l’insorgenza di fenomeni criminosi dediti allo sfruttamento quando non di vera e propria riduzione in schiavitù; (...)

ORDINA
  1. è fatto divieto di esercitare con qualunque modalità e comportamento, nei luoghi pubblici, spazi aperti o visibili al pubblico, attività di meretricio;
  2. è fatto divieto di contrattare, di concordare prestazioni sessuali su tutto il territorio comunale con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o, che per il loro atteggiamento, abbigliamento e modalità di approccio manifestino l’intenzione di esercitare prestazioni sessuali;
  3. è fatto divieto ai conducenti di veicoli, su tutto il territorio comunale, di effettuare fermate, anche di breve durata, di accostarsi, di eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale, al fine di richiedere informazioni, contrattare, concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o, che per il loro atteggiamento, abbigliamento e modalità di approccio manifestino l’intenzione di esercitare prestazioni sessuali;
  4. è fatto divieto di intrattenersi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico del territorio comunale, con persone dedite alla prostituzione;
  5. è fatto divieto di porre in essere atti sessuali sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico del territorio comunale.
(...) fatta salva l’applicazione di altre norme preordinate al contrasto di illeciti penali, chiunque violi i disposti della presente ordinanza è soggetto all’applicazione della sanzione amministrativa prevista per legge sino ad un massimo di € 500,00 (...)

Attendiamo con ansia un'ordinanza del sindaco che bandisca anche tutte le pubblicità con donne discinte e vieti alle donne di recarsi in minigonna in discoteca... non si sa mai si possa pensare che abbia "l'intenzione di esercitare prestazioni sessuali" con qualche bel ragazzo. Ci auguriamo inoltre una pronta conferma da parte della scienza che all'interno degli appartamenti - dove invece la prostituzione non è illegale - le malattie sessualmente trasmissibili non si prendono.

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